07. Fiume Adda e Parco Naturale Adda Sud

07. Fiume Adda e Parco Naturale Adda Sud

Il Parco ha come obiettivo primario quello di mantenere l’equilibrio tra la presenza e l’attività dell’uomo perseguendo non solo la conservazione degli ambienti naturali e delle risorse paesaggistiche culturali ancora presenti, ma anche il recupero graduale di quegli ambienti della fascia fluviale compromessi e degradati. Il Parco dell’Adda Sud, con una superficie di 230 Kmq, si estende nei territori lodigiano e cremonese, lungo il basso corso del fiume Adda, tra Rivolta d’Adda a nord e Castelnuovo Bocca d’Adda, alla foce del Po, a sud.

L’area del parco comprende il tratto più tipicamente planiziale del fiume, con ampie estensioni agricole, boschi naturali e seminaturali, e coltivazioni a pioppeto. In prossimità del fiume si sono conservati alcuni boschi, zone umide, lanche e morte. La quasi totalità delle paludi ricade in aziende faunistiche, nelle quali, per scopi venatori non si é proceduto alle bonifiche ed ai tagli indiscriminati di boschi.
Sono di particolare interesse naturalistico: la Riserva naturale Adda Morta-Lanca della Rotta (un vecchio ramo del fiume nel comune di Castiglione d’Adda) e la Zerbaglia, dove é localizzata la più ampia garzaia del parco.

Visite guidate: per informazioni contattare i Guardia Parco – Tel. 0371 411129

Ascolta e scarica l’audioguida

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Il Parco ha come obiettivo primario quello di mantenere l’equilibrio tra la presenza e l’attività dell’uomo perseguendo non solo la conservazione degli ambienti naturali e delle risorse paesaggistiche culturali ancora presenti, ma anche il recupero graduale di quegli ambienti della fascia fluviale compromessi e degradati. Il Parco dell’Adda Sud, con una superficie di 230 Kmq, si estende nei territori lodigiano e cremonese, lungo il basso corso del fiume Adda, tra Rivolta d’Adda a nord e Castelnuovo Bocca d’Adda, alla foce del Po, a sud.

L’area del parco comprende il tratto più tipicamente planiziale del fiume, con ampie estensioni agricole, boschi naturali e seminaturali, e coltivazioni a pioppeto. In prossimità del fiume si sono conservati alcuni boschi, zone umide, lanche e morte. La quasi totalità delle paludi ricade in aziende faunistiche, nelle quali, per scopi venatori non si é proceduto alle bonifiche ed ai tagli indiscriminati di boschi.
Sono di particolare interesse naturalistico: la Riserva naturale Adda Morta-Lanca della Rotta (un vecchio ramo del fiume nel comune di Castiglione d’Adda) e la Zerbaglia, dove é localizzata la più ampia garzaia del parco.

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