37. Museo Agricolo del lavoro dei Campi: Bonum Comedere

37. Museo Agricolo del lavoro dei Campi: Bonum Comedere

  • Telefono: 0377 59144
  • Indirizzo: Piazza della Chiesa 26844 Cavacurta

Il Museo Agricolo è ospitato nel complesso dell’ex Convento dell’Ordine dei Servi di Maria, nelle cantine sottostanti l’attuale casa parrocchiale. La raccolta è nata nel gennaio 1996 grazie ad alcune donazioni e all’impegno di volontari che hanno recuperato, nelle cascine della zona, nelle cantine e nelle soffitte di vecchie abitazioni, un consistente numero di oggetti di uso domestico e di attrezzi artigianali e agricoli, utilizzati per l’allevamento di animali, per la viticultura e la vinificazione.

Lo scopo per cui era nato il museo era quello di offrire al visitatore un tuffo nel passato: memoria per coloro che ne hanno fatto parte, e storia per i più giovani. Ultimamente, grazie ad un generoso lascito, il museo si è arricchito di un consistente numero di antichi volumi che documentano la storia e la tecnica dell’agricoltura padana dei secoli scorsi.

Attualmente è in corso, sotto l’esperta direzione del professor Giacomo Bassi, un lavoro di ristrutturazione e di riprogettazione dell’area museale, lavoro che fa parte di un vero progetto di “riappropriazione” della dimensione umana e territoriale di quell’area del Lodigiano che si trova in riva all’Adda. Il tema “dal lavoro dei campi: bonum comedere” è indicativo del percorso che il museo si propone, la storia di un ciclo fondamentale e vitale per l’uomo: dall’agricoltura alla produzione di cibo per l’alimentazione.

Giorni e orari di apertura: su prenotazione al numero 0377 59144 (Sig. Pier Mario Calanzani) 

Ascolta e scarica l’audioguida

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Il Museo Agricolo è ospitato nel complesso dell’ex Convento dell’Ordine dei Servi di Maria, nelle cantine sottostanti l’attuale casa parrocchiale. La raccolta è nata nel gennaio 1996 grazie ad alcune donazioni e all’impegno di volontari che hanno recuperato, nelle cascine della zona, nelle cantine e nelle soffitte di vecchie abitazioni, un consistente numero di oggetti di uso domestico e di attrezzi artigianali e agricoli, utilizzati per l’allevamento di animali, per la viticultura e la vinificazione.

Lo scopo per cui era nato il museo era quello di offrire al visitatore un tuffo nel passato: memoria per coloro che ne hanno fatto parte, e storia per i più giovani. Ultimamente, grazie ad un generoso lascito, il museo si è arricchito di un consistente numero di antichi volumi che documentano la storia e la tecnica dell’agricoltura padana dei secoli scorsi.

Attualmente è in corso, sotto l’esperta direzione del professor Giacomo Bassi, un lavoro di ristrutturazione e di riprogettazione dell’area museale, lavoro che fa parte di un vero progetto di “riappropriazione” della dimensione umana e territoriale di quell’area del Lodigiano che si trova in riva all’Adda. Il tema “dal lavoro dei campi: bonum comedere” è indicativo del percorso che il museo si propone, la storia di un ciclo fondamentale e vitale per l’uomo: dall’agricoltura alla produzione di cibo per l’alimentazione.

Giorni e orari di apertura: su prenotazione al numero 0377 59144 (Sig. Pier Mario Calanzani) 

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