19. Collegiata di San Biagio

19. Collegiata di San Biagio

  • Indirizzo: Piazza XX Settembre Codogno

Una cappella dedicata a S. Biagio è documentata per la prima volta nel 1025. Di questa primitiva costruzione non rimane però alcuna traccia. Nel 1491 la chiesa venne completamente ricostruita in forme rinascimentali e nel 1524 un restauro dell’interno dovette accentuare le linee classiche. La facciata in cotto venne eretta nel 1584 dall’architetto cremonese Giovanni Battista Regonino e si presenta a due ordini con timpano triangolare ed è fortemente segnata dall’uso dei profili e delle doppie paraste in cotto con nicchie decorative. Nell’ordine superiore si apre una serliana sovrastata da nicchia contenente una statua di San Biagio. Il protiro su colonne e alti plinti risale al 1585.

L’interno della chiesa è a croce latina, con tre navate e cappelle laterali.
Grande impulso alla fabbrica della chiesa venne dato dai principi Trivulzio che fin dal 1491 avevano voluto che venisse eretta una cappella dedicata alla Madonna dell’Assunta. A partire dal 1524 sono documentati lavori all’interno della chiesa per aprire una serie di cappelle gentilizie lungo i fianchi. Gli anni intorno al 1530 sembrano dunque decisivi sia per la definizione architettonica della chiesa, sia anche per il suo arredo pittorico.

Al cardinale Teodoro Trivulzio si deve l’arrivo a Codogno di un capolavoro di Daniele Crespi, la “Madonna col Bambini e angeli tra S. Francesco e S. Carlo Borromeo caratterizzato da una estrema eleganza formale che raggiunge esiti qualitativi altissimi.

Ascolta e scarica l’audioguida

zoomgeolocalization

Una cappella dedicata a S. Biagio è documentata per la prima volta nel 1025. Di questa primitiva costruzione non rimane però alcuna traccia. Nel 1491 la chiesa venne completamente ricostruita in forme rinascimentali e nel 1524 un restauro dell’interno dovette accentuare le linee classiche. La facciata in cotto venne eretta nel 1584 dall’architetto cremonese Giovanni Battista Regonino e si presenta a due ordini con timpano triangolare ed è fortemente segnata dall’uso dei profili e delle doppie paraste in cotto con nicchie decorative. Nell’ordine superiore si apre una serliana sovrastata da nicchia contenente una statua di San Biagio. Il protiro su colonne e alti plinti risale al 1585.

L’interno della chiesa è a croce latina, con tre navate e cappelle laterali.
Grande impulso alla fabbrica della chiesa venne dato dai principi Trivulzio che fin dal 1491 avevano voluto che venisse eretta una cappella dedicata alla Madonna dell’Assunta. A partire dal 1524 sono documentati lavori all’interno della chiesa per aprire una serie di cappelle gentilizie lungo i fianchi. Gli anni intorno al 1530 sembrano dunque decisivi sia per la definizione architettonica della chiesa, sia anche per il suo arredo pittorico.

Al cardinale Teodoro Trivulzio si deve l’arrivo a Codogno di un capolavoro di Daniele Crespi, la “Madonna col Bambini e angeli tra S. Francesco e S. Carlo Borromeo caratterizzato da una estrema eleganza formale che raggiunge esiti qualitativi altissimi.

Ascolta e scarica l’audioguida

CONDIVIDI

Share on facebook
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on email